
Mentre maggioranza è intenta a dividersi e discutere nel tentativo di confondere le acque, ci chiediamo: dov’è il #DecretoAprile? Tra le righe di previsioni economiche preoccupanti, -9,5% il crollo del Pil italiano per il 2020 secondo le stime UE, peggio di noi solo la Grecia, emerge il dato incontestabile di solo 7mld di aiuti erogati ad oggi, e pochissimi prestiti già finanziati, anche a causa del fallimentare sistema di garanzia Sace. Il tempo scorre e l’ipotesi di un ulteriore ritardo sul Decreto Aprile rende necessario intervenire, al più presto, con dei correttivi al #DecretoLiquidità. Non abbiamo mai smesso di ascoltare il territorio e le associazioni datoriali per confezionare un pacchetto di modifiche tali da rendere il decreto uno strumento a sostegno reale di cittadini e imprese. Le richieste che ci giungono vanno nella direzione di una semplificazione burocratica, dello sblocco dei fondi già presenti nelle casse degli Enti Locali mentre, dalle categorie, si solleva unanime la necessità di sapere come utilizzare le poche risorse stanziate. L’esecutivo non può fare finta di nulla, è un dovere ascoltare quelle opposizioni che si fanno portatrici dei bisogni di quella parte di Paese che la maggioranza ignora.