
In queste settimane non sono mancate dirette Facebook, giravolte lessicali, correzioni di rotta e marce indietro. Tanta confusione e poche certezze su regole e protocolli da rispettare per tutelare la propria e l’altrui salute. Quando si parla di salute serve chiarezza, senza spazi interpretativi che confondono le idee a quegli stessi cittadini che si sono comportati con responsabilità ma che ora necessitano di ripartire. Lo stesso vale per le imprese che, dopo aver atteso dallo Stato un aiuto mai arrivato, devono essere messe in condizione di garantire la sicurezza dei propri lavoratori, senza margini interpretativi. Mancano poche ore al 4 maggio, ci auguriamo che il Presidente Conte non intenda procedere ai chiarimenti necessari attraverso l’ennesima diretta Facebook.