
“Va detto che si tratta al momento solo di una proposta, che andrà discussa dai leader e che vede già sulla carta l’opposizione dei soliti finti rigoristi del nord. È un programma vantaggioso per l’Italia? Così sembrerebbe. Ma con un corollario non indifferente, e cioè che la raccolta dei fondi sarà garantita dal rafforzamento del bilancio Ue di cui l’Italia è contributore netto. I tempi? Saranno lunghi più di quanto il sistema possa sostenere. Su questo sembrano tutti concordi tanto da ragionare sull’accedere agli altri strumenti Ue, compreso il Mes, nell’attesa.” Paolo Romani sul #RecoveryFund