Le ridotte risorse messe a disposizione, almeno sulla carta

Le ridotte risorse messe a disposizione, almeno sulla carta, dal Governo si sono divise in sussidi e in nuovi debiti per le imprese. Queste ultime per accedere alla liquidità devono necessariamente contrarre un debito, sostenendone i costi e pagando gli interessi alle banche. La garanzia dello Stato, che interverrà solo in caso di insolvenza, non riduce nemmeno le lungaggini amministrative. Insomma, al momento non un euro pubblico su queste misure. Anche la definizione di contagio come di ‘infortunio sul lavoro’ scarica sull’imprenditore la colpa di uno Stato che ancora non è stato in grado di definire chiaramente la ripartenza alla vigilia di una #fase2 del tutto sperimentale. Il Governo venga in Parlamento a scrivere assieme il decreto ‘Aprile’ che ancora stenta a vedere la luce!

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