Con il nuovo decreto sull’App Immuni, intercettazioni e carceri

Con il nuovo decreto sull’App Immuni, intercettazioni e carceri, registriamo una nuova compressione delle libertà fondamentali, del principio del giusto processo e persino l’ennesima giravolta sulle scarcerazioni. La Giustizia è vittima del consueto spirito d’improvvisazione mentre il Ministro Bonafede propone solo discutibili ricette per affrontare l’emergenza. Dimentica che, oltre a proteggere i dipendenti degli uffici, va programmato un graduale ritorno alla normalità dell’attività giudiziaria. È inaccettabile che vengano imposti alle udienze dei limiti che costringeranno i cittadini a sottostare a lunghi rinvii o a ricorrere, laddove previsto, all’assurdo processo da remoto.

Scroll to top